Aggiornato al 3 Dicembre 2024

Centrale in Cannobina, maximulta ai costruttori

La Stazione Carabinieri Forestale di Santa Maria Maggiore ha irrogato sanzioni amministrative per un importo complessivamente pari ad oltre 2 milioni e 400 mila euro nei confronti dell’impresa Sant’Anna s.r.l. di Brescia quale committente dei lavori di realizzazione di una centrale idroelettrica costruita nei Comuni di Cavaglio Spoccia, Cursolo Orasso, Falmenta e Gurro.

Il motivo è dovuto al fatto che il materiale di risulta derivante dall’escavazione attraverso esplosivo della galleria di derivazione d’acqua dal Torrente Cannobino e dal Rio Falmenta sia stato trasportato e scaricato in Comune di Malesco, su terreni di proprietà comunale, in assenza di qualunque autorizzazione e senza la redazione degli appositi formulari di accompagnamento al carico.

Il quantitativo di materiale scaricato è particolarmente ingente poiché la galleria scavata ha una lunghezza superiore ai 2 km. L’ammontare complessivo, stimato sul numero di trasporti effettuati, è pari a circa 13mila tonnellate. L’area dove è stato individuato il materiale, pari a circa 3 mila metri quadrati, risulta inoltre incompatibile con la destinazione d’uso prevista dalle norme di Piano Regolatore del Comune di Malesco. La zona è infatti classificata ad alto rischio idrogeologico per la vicinanza al Torrente Melezzo con conseguente divieto di accumulo di materiale inerte o fangoso. I terreni in aggiunta sono sottoposti a vincolo paesaggistico.

Il Comune di Malesco ha pertanto adottato apposita ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi. Oltre alle sanzioni amministrative irrogate i militari della Stazione Forestale di Santa Maria Maggiore hanno deferito all’Autorità Giudiziaria il direttore dei lavori ed il capo cantiere per l’esecuzione di lavori non autorizzati in zona vincolata nonché per il reato di gestione illecita di rifiuti. Ed è stato loro imposto di smaltire in discarica i rifiuti oppure di provvedere al loro recupero presso impianto
autorizzato previa verifica dei livelli di contaminazione poiché l’escavazione della galleria dalla quale
deriva il materiale è avvenuta con l’uso di una copiosa quantità di esplosivo.

Per l’ottemperanza alle prescrizioni dettate, ai trasgressori, è stata imposta la scadenza del 30 settembre 2018. Il mancato adempimento entro il termine stabilito comporterebbe la prosecuzione del procedimento penale per gestione illecita di rifiuti.

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