Aggiornato al 27 Luglio 2024

E’ la 17enne Kiara Alejandra Bottini la vittima dell’incidente in parapendio di domenica

La salma di Kjara Alejandra Bottini Sejas Choqe è stata restituita alla famiglia. L’ha disposto la pm di Verbania, Laura Carrera. La ragazza, 17 anni, è morta annegata la mattina di ieri, domenica, intorno alle 11, nel canale Enel tra Domodossola e Villadossola, dove è caduta col suo parapendio. Pare si sia trattato di un avvitamento, sarebbero bastati pochi metri per arrivare al prato e di lì al padre che era ad attenderla al campo d’atterraggio dedicato al trasvolatore Geo Chavez. Invece il destino ha voluto che finisse nel canale detto “dei suicidi”, perché qui la corrente è forte e troppi disperati l’hanno scelto come luogo per porre fine alle proprie pene. I Vigili del fuoco hanno corso lungo il fiume, hanno lanciato corde per recuperarla, il capo già reclinato in acqua, la vela poco più su. testimoni parlano dello straziante momento in cui la salma è stata tirata fuori dall’acqua, dell’ultimo abbraccio del padre che la chiamava per nome. Kjara, di madre boliviana, una vita da sportiva, era anche mezzofondista. Era partita di primo mattino da Verbania, dove viveva, con il papà che l’aveva accompagnata fino all’Alpe Lusentino. Qui da Foppiano tante vele si staccano disegnando quadri colorati nel cielo. Anche ieri Kjara aveva spiccato il volo, la sua passione, insieme agli amici. Aveva finito il corso per parapendio tre mesi fa e aveva il brevetto, chi la conosceva parla di una ragazza con la testa sulle spalle e capace; ma domenica, ad un certo punto la vela si è chiusa, Kjara ha tentato anche di usare il paracadute d’emergenza e sarebbe bastato qualche metro, ma la caduta nell’acqua, il peso dell’imbragatura e la corrente, l’hanno trascinata giù, verso il basso. Inutile anche la diminuzione della portata dell’acqua di circa un metro. Ormai Kjara era tra le braccia di suo padre, insieme ai suoi sogni e alla sua voglia di volare. Il funerale si terrà a Pallanza dove la giovane viveva con il pa, Massimiliano, la mamma Mariel e il piccolo Filippo.

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