Scuole chiuse da lunedì 8 marzo dalla materna in su anche nel Verbano. La notizia è arrivata poco fa dopo che solo ieri, giovedì, il presidente della Regione, Alberto Cirio, aveva invece annunciato al teatro Maggiore che nel Verbano (e nel Cusio, dove invece rimangono aperte) la didattica a distanza avrebbe riguardato gli studenti dalla seconda media. «Abbiamo appreso che i dati del Verbano sono peggiorati e ora si registrano 266 positivi per ogni 100mila abitanti – commenta il sindaco di Verbania, Silvia Marchionini -. Alle 13 è in programma la videoconferenza con Cirio. Sono consapevole del grave disagio che si crea per le famiglie, ma anche della tutela della salute. Per le famiglie in difficoltà da lunedì 8 lascio la mia mail silvia.marchionini@comune.verbania.it. per immaginare e preparare soluzioni di aiuto nella gestione dei figli a casa». «La decisione della chiusura – spiega il capogruppo regionale della Lega Salvini, Alberto Preioni – è stata assunta dal presidente Alberto Cirio per via del peggioramento dei dati anche nel Verbano. L’ultimo Dpcm prevede che la chiusura delle scuole può essere disposta dai presidente delle Regioni e Province autonome in tutte le aree regionali o provinciali nelle quali l’incidenza cumulativa settimanale dei contagi sia superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti, oppure in caso di motivata ed eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico. Nel nostro caso il distretto dell’Asl Vco superava questo valore e avremmo dovuto chiudere tutte le scuole. Si era deciso di dividere l’area in tre distretti, Verbano, Cusio e Ossola, iniziando dall’Ossola che aveva l’incidenza più alta. Verbania era molto vicina alla soglia e gli ultimi dati ci dicono che è stata superata, per cui la chiusura è stata una conseguenza automatica di questi dati epidemiologici».