«Hanno sequestrato il materiale del nostro partito senza motivo». Inizia così lo sfogo sul canale YouTube di Vox Italia, il movimento di Diego Fusaro, di Antonio Bianchi, presidente del gruppo verbanese con sede in via Baiettini a Intra. «E’ successo tutto martedì 9 marzo, nel tardo pomeriggio – racconta Bianchi -. In sede era in programma una riunione quando ad un certo punto è arrivato un agente della Polizia municipale che ha staccato dal muro i nostri volantini e si è messo a leggerli. Ovviamente ci siamo precipitati fuori, abbiamo chiesto spiegazioni e l’agente ha cominciato a contestare il contenuto del materiale. Si parlava di mascherine, di vaccini, c’erano dei riferimenti a studi scientifici che ne contestano l’efficacia, ma nulla di strano. Abbiamo anche mostrato alla Polizia che avevamo pagato regolarmente la tassa di affissione. Ma alla fine hanno portato via tutto». Il partito ha immediatamente denunciato l’accaduto su YouTube e sui canali social. «Ci dispiace che proprio a Verbania si respiri un’aria così censoria – aggiunge Bianchi -, naturalmente faremo ricorso». Al gruppo è stata infatti elevata una contravvenzione amministrativa. «Avrei preferito chiarire la situazione con queste persone, invece che leggere sui social attacchi nei nostri confronti – interviene il comandante della Polizia municipale di Verbania, Andrea Cabassa -. Martedì sera il collega è passato in via Baiettini su richiesta di alcuni residenti che erano indignati per i contenuti del materiale. Quando è arrivato si è messo a guardare i volantini e a quel punto alcuni componenti del partito sono usciti fuori molto arrabbiati e lo hanno attaccato. Di fronte a quella situazione l’agente ha proceduto con il sequestro amministrativo del materiale per poterlo analizzare. Portati in ufficio i volantini sono stati studiati ed è emersa la violazione dell’articolo 8 della Polizia municipale che in pratica dice che non può essere affisso nulla che possa arrecare fastidio alle persone». Sanzione per Bianchi e gli altri di Vox Italia e 50 euro di multa. «Abbiamo proceduto subito con il dissequestro del materiale e la restituzione – chiude il comandante – e ora se non sono d’accordo sulla contravvenzione possono fare ricorso all’autorità competente. Forse martedì se invece di porsi a muso duro avessero parlato in modo più tranquillo, spiegando le cose, tutto questo non sarebbe accaduto. Io ho le mie idee, certo, ma non ho preconcetti e l’agente ha fatto il suo dovere». Sulla vicenda chiude il sindaco, Silvia Marchionini: «Non conosco la sanzione nel dettaglio. Penso in generale che ogni ambiguità non sia utile sul dovere di vaccinarsi».