Resta agli arresti domiciliari l’ex vicesindaco di San Bernardino Verbano, Giovanni Lietta. Il giudice del tribunale di Verbania, Elena Ceriotti, ha rigettato, infatti, la richiesta di revoca della custodia cautelare e in subordine anche l’autorizzazione a prestare attività lavorativa, così come era stato chiesto dal legale Loredana Brizio durante l’interrogatorio di garanzia di giovedì scorso. «Certo non ci aspettavamo questo esito – commenta Brizio – ripresenterò l’istanza». Ha parlato per più di due ore l’ex vicesindaco di San Bernardino Verbano giovedì scorso, al mattino, in tribunale a Verbania durante l’interrogatorio. «Il mio cliente – spiega ancora Brizio – ha spiegato nel dettaglio di aver sempre usato i soldi, i fondi per il Comune, per i mezzi comunali e per le attività della Protezione civile». Dettagli che evidentemente non hanno però convinto il giudice che non ha ritenuto di avere in mano elementi tali da modificare i provvedimenti. E non sono bastate neanche le dimissioni dell’ex amministratore formalizzate il 30 marzo. È di peculato l’accusa che ha portato, lunedì 29 marzo, all’arresto di Lietta e al sequestro di beni per 22mila euro.