Un 27enne ed il fratello di 19 anni sono finiti nei guai per problemi connessi alla droga. Il fenomeno dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti è sempre attuale e in tempi di Covid c’è anche chi si ingegna per coltivare la droga nella propria abitazione. E’ il caso in cui si sono imbattuti gli agenti della Sezioni Narcotici della della Squadra Mobile della questura di Verbania, durante i consueti servizi antidroga messi in campo nel Vco. Nello specifico nei giorni scorsi è stato sottoposto a controllo, mentre scendeva da un taxi, un giovane italiano classe 1993, volto già noto alle forze dell’ordine per i precedenti specifici e le frequentazioni negli ambienti dello spaccio. Addosso al ragazzo sono stati rinvenuti tre ovuli da 10 grammi ciascuno di hashish, due flaconi che contenevano sostanza liquida, poi risultata positiva al test per cannabinoidi (di fatto riconducibile al tetraidrocannabinolo, Thc liquido) e 185 euro in contanti. Visto quanto rivenuto, gli agenti della Mobile hanno proceduto alla perquisizione domiciliare della camera a suo esclusivo uso, dove sono stati ritrovati sette involucri con all’interno marijuana, per un totale di 115,20 grammi, un ulteriore flacone contenente sostanza liquida (Thc liquido), ed un frammento di hashish del peso lordo complessivo di 1,30 grammi. Ma non è tutto. Sono stati rinvenuti anche due bilancini digitali, attrezzatura idonea alla coltivazione “indoor” di Canabis, semi di canapa, un dispositivo per il sottovuoto, e diverso denaro in contanti pari a 1135 euro, suddivisi in banconote di diverso taglio. Il giovane non ha saputo fornire una valida giustificazione sulla provenienza dei soldi, anche perché risulta disoccupato dal 2019. In concomitanza con la perquisizione della camera del 27enne, è stata controllata anche la stanza ad uso esclusivo del fratello 19enne, dove è stata ritrovata ulteriore droga, in particolare hashish, per un peso lordo complessivo di circa 11 grammi, e 4 grammi lordi di marijuana. Anche quest’ultimo risulta disoccupato dal 2018 e in suo possesso sono stati rinvenuti 700 euro in contanti. Per tali fatti, anche in considerazione della recidività, il 27enne è stato tratto in arresto e sottoposto ai domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria. Domiciliari confermati nell’udienza di convalida del 3 aprile. Il fratello, invece, è stato denunciato in stato di libertà. Per entrambi il reato contestato è detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.