Accolta dalla giudice per le indagini preliminari, Elena Ceriotti, la richiesta di incidente probatorio avanzata dall’avvocato Marcello Perillo, difensore di Gabriele Tadini. Quest’ultimo, sottoposto agli arresti domiciliari, è iscritto nel registro degli indagati con Luigi Nerini ed Enrico Perocchio per la tragedia della funivia del Mottarone, che ha causato 14 morti. L’incidente probatorio è finalizzato alla perizia a cui avranno accesso i periti degli indagati, della procura e di quanti si sono dichiarati parte civile, all’indomani dell’udienza fissata l’8 luglio al tribunale di Verbania. Qui verranno definite le date dei sopralluoghi, e ammessi tecnici interessati dalla perizia. Per questo la procura ha nominato, ad oggi, quale parte componente del collegio peritale, il professore Antonio De Luca del dipartimento di ingegneria dell’Università di Napoli Federico II. La procura avrà tempo sino al 6 luglio per iscrivere eventualmente altri sospetti nel registro degli indagati. Diversamente i periti di questi ultimi non potranno partecipare all’incidente probatorio che l’avvocato Perillo aveva chiesto per evitare che eventuali indizi venissero meno col trascorrere del tempo ,«essendo ancora la cabinovia esposta agli agenti atmosferici». Dal canto suo la procura di Verbania aveva commentato che quel rischio non c’era perché la cabina, per cui i vigili del fuoco stanno cercando un modo per trasportarla in sicurezza dal luogo degli incidenti in laboratorio, era stata opportunamente coperta con teli e dunque preservata. «Sono molto soddisfatto – commenta l’avvocato lecchese Marcello Perillo – dato che avevo avanzato la richiesta che è stata accolta in maniera ancora più ampia dalla giudice per le indagini preliminari. Abbiamo vinto la prima battaglia, ma la guerra è ancora lunga».