Ha ripreso vigore l’incendio che infiamma i boschi di Monteossolano, frazione di Domodossola, da venerdì 10 febbraio. Ieri, martedì, pareva che il rogo fosse stato domato, poi due piccoli focolai e durante il pomeriggio le fiamme hanno aggredito nuovamente il versante. Questa mattina l’Ossola si è svegliata sotto una coltre grigia, non nuvole ma fumo dall’odore acre. Il clima secco fa covare la cenere sotto gli arbusti gialli, i cespugli che scrocchiano sotto i piedi. Il fronte del fuoco continua a salire, gli uomini della Protezione civile, l’Aib, i Vigili del fuoco, i volontari, non hanno mai smesso di lavorare, come pure è un continuo viaggio, quello dell’elicottero per accedere dove le squadre degli uomini a terra non arrivano, oggi hanno ripreso il volo anche i canadair che fanno la spola dal Lago Maggiore. Sono oltre 100 gli ettari andati in fiamme e proprio nessuno vorrebbe vestire i panni dell’uomo di nazionalità svizzera che, acquistata una baita nei pressi di Monteossolano, venerdì aveva deciso di scaldarsi il pranzo accendendo il fuoco in un bidone di metallo nel prato antistante la casa. Non si sa come, il fuoco è scappato nei prati vicini. Ora è accusato di incendio colposo e il conto di una leggerezza, o della sfortuna, potrebbe diventare davvero salato. (Foto Davide Pozzo)