I tanti manifesti funebri esposti tra Omegna e Cireggio lo scorso fine settimana hanno testimoniato la vicinanza della comunità alla famiglia di Michele Beltrami, morto venerdì 10 marzo. Era il figlio più giovane del capitano Filippo Maria Beltrami, componente di spicco della Resistenza cusiana, che morì il 13 febbraio del 1944 all’Alpe Cortavolo, nella frazione Megolo di Pieve Vergonte mentre combatteva contro i soldati tedeschi assieme ad un gruppo di uomini. Michele Beltrami era ricoverato all’ospedale di Savona in precarie condizioni di salute, peggiorate da una polmonite che non gli ha lasciato scampo. Aveva 79 anni e abitava con la moglie, Laura Granata, da cui ha avuto il figlio Matteo, a Celle ligure. Nel 1944 aveva pochi mesi quando scomparve il padre Filippo ma, come lo stesso aveva detto più volte, con i racconti della madre Giuliana, del fratello Luca e della sorella Giovanna ebbe modo di “conoscere” meglio la figura e il ruolo che il padre ebbe nella società milanese e in particolare nell’ultimo periodo della propria vita trascorso nel Cusio. Michele non mancava mai alle celebrazioni del ricordo dei Caduti della battaglia di Megolo, svolte a Omegna e a Megolo ogni anno. L’amministrazione comunale lo ricorderà nella messa che verrà celebrata oggi, lunedì, alle 18.15 nella parrocchiale della sua Cireggio. (Articolo completo su Eco Risveglio di mercoledì)