Aggiornato al 7 Dicembre 2024

«200 milioni per rifare i due ospedali del Vco». Confronto acceso tra Regione e sindaci

Si è conclusa da poco la riunione iniziata nel pomeriggio di oggi, martedì, nella sede dell’Asl Vco a Omegna, che ha visto la presenza della Rappresentanza dei sindaci, del presidente della Regione Alberto Cirio con l’assessore alla Sanità Luigi Icardi in collegamento video da Torino. Tutti presenti i sindaci, con il presidente della Rappresentanza e sindaco di Gravellona Toce, Gianni Morandi, la sindaca di Verbania, Silvia Marchionini, il primo cittadino di Domodossola, Lucio Pizzi, di Vignone, Maurizio Archetti, e di Quarna Sopra, Augusto Quaretta, ai quali è stato comunicato il contenuto della delibera di giunta regionale che prevede o la completa ristrutturazione degli ospedali San Biagio di Domodossola e Castelli di Verbania, o la realizzazione di un unico ospedale. I due presidi ospedalieri di primo livello avranno una capacità complessiva di 300 posti letto restando comunque nello stesso perimetro senza quindi consumare suolo. Questa operazione costerebbe 200 milioni di euro complessivi. 190 milioni sarebbero risorse a fondo perduto e 10 milioni a carico della Regione. Se invece dovesse essere realizzato l’ospedale nuovo, unico, i costi dovranno essere rivisti a causa dei rincari delle materie prime e dell’energia, nel 2019 erano pari a 155 milioni di euro. In questo caso si finanzierebbe attraverso i fondi Inail. La sindaca Marchionini si aspettava qualcosa in più: «Mi aspettavo garanzie rispetto al Dea, come sarà l’organizzazione sanitaria, ovvero quali reparti in un ospedale e quali in un altro, la necessità di personale, l’iter amministrativo che sappiamo sarà lungo, speravo di trovare queste risposte, invece mi sono sentita dire che c’è stato il Covid, che dalla Regione sono capaci di ottenere deroghe. Capisco le capacità del presidente Cirio, ma mi aspettavo risposte anche sulle tempistiche». Anche con il sindaco Quaretta c’è stato un confronto abbastanza acceso: «Non abbiamo il tempo previsto. Per la rigenerazione dell’ospedale di Domodossola dovrebbero occorrere 6 anni, per il Castelli di Verbania 8, il sistema sanitario non funziona e lo stiamo vivendo tra liste d’attesa lunghissime e mancanza di personale, quindi come potremmo reggere in attesa di questi cambiamenti?» Anche Pizzi ha sottolineato che il servizio sanitario non va bene: «Sembra sempre di più ad un colabrodo e non c’è più tempo. Il cuore del problema è: che cosa mettiamo in questi ospedali? E non abbiamo avuto risposte neppure questa sera». 

RIPRODUZIONE RISERVATA ANCHE AI FINI DELLA AI

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