Vi scappa un bisogno nel bosco? Fate come il gatto. Cioè: seppellite tutto. L’originale cartello (con tanto di invito) è comparso nei giorni scorsi a Macugnaga, in Val Quarazza e nell’area del Burki Belvedere. Cartelli che sono comparsi per iniziativa del sindaco di Macugnaga. In entrambi i cartelli è riportato in tre lingue (italiano, tedesco e inglese) l’invito a seguire adeguati comportamenti all’interno della Val Quarazza (il nostro paradiso, recita il cartello) e dell’area naturalistica “Rete Natura 2000”. Oltre alle consuete indicazioni (cani al guinzaglio, rifiuti a valle e divieto di abbandono immondizia) ce n’è una all’apparenza criptica: “Necessità igieniche urgenti comportasi correttamente (gatto)”. Incuriositi da questa scritta abbiamo contattato il primo cittadino di Macugnaga, Alessandro Bonacci. «Perché gatto? Perché il gatto è un animale pulito. Ha mai visto cosa fa dopo aver fatto i suoi bisogni? A differenza del cane, che prende e se ne va, il gatto li ricopre». Il sindaco rivendica l’idea ma spiega di non aver visto i cartelli: «In questi giorni sono in vacanza al Polo nord» racconta. L’idea iniziale, svela il primo cittadino, era mettere una faccina del gatto per invitare i cittadini a seguire l’esempio di questi animali. «Quando si va nei boschi – spiega il sindaco – capita di vedere dei bisogni…Tutto biodegradabile, però è fastidioso che venga lasciato a cielo aperto. Meglio coprire con una pietra o qualche foglia». Coprire, insomma, come fanno i gatti. Resta un mistero il perché la voce sui bisogni corporali non sia stata tradotta in altre lingue. Forse spiegare ad inglesi e tedeschi il comportamento del gatto era troppo complicato?