Aggiornato al 12 Novembre 2024

Il mausoleo Cadorna che si trova a Pallanza è stato restaurato

Cerimonia solenne sabato 14 ottobre per inaugurare il restauro del mausoleo Luigi Cadorna. Il tenente di fanteria Ettore Bongiovanni, cerimoniere, ha presentato gli illustri ospiti tra i quali il prefetto del Vco, Michele Formiglio, e il colonnello Carlo Cadorna, erede del generale a cui il mausoleo è intitolato. Dopo gli onori alla Bandiera è stata la sindaca Silvia Marchionini a prendere la parola ringraziando l’Associazione 10 Febbraio per l’impegno: «L’opera rientra tra gli interventi che hanno contribuito a dare nuovo aspetto a piazza Garibaldi e alla sua riconversione, e ne costituiscono uno degli elementi caratterizzanti». Il vice presidente del Comitato 10 Febbraio di Verbania, Francesco Sirtori, ha ringraziato tutti i partecipanti e raccontato i lavori che il Comitato ha svolto in questi anni per la città, come «la riqualificazione e la pulizia nel cimitero di Intra delle tombe dei soldati caduti nella Grande Guerra» fino all’ottenimento di una donazione dal Comitato stesso per i lavori di restauro, che si è aggiunta all’importo messo a disposizione dal Comune. Il colonnello Cadorna ha sottolineato come questo monumento sia inserito in una piazza dedicata all’anima del Risorgimento italiano, Giuseppe Garibaldi, ringraziando «chi ha reso possibile il restauro e le Associazioni d’Arma per la presenza alla cerimonia. Esse rappresentano gli stessi valori nei quali sono stato educato». Interessante l’intervento dello storico Alessandro Mola che ha portato a riflettere sulla complessità della nostra storia dal Regno d’Italia alla Seconda guerra mondiale, «sulle legittime ambizioni e sui freni che ne condizionarono il cammino», raccontando il ruolo svolto da Cadorna. «La cosa più emozionante – ha detto la restauratrice Katia Zanetti – è stata riscoprire i volti dei 12 soldati che erano stati coperti da una patina nera che li nascondeva. Abbiamo lavato con acqua tutto lo sporco superficiale, rimosso completamente con materiali appositi tutti i microrganismi insediati nella grana della pietra, ripristinati i danni dati dagli eventi atmosferici con stuccature e impacchi sulle statue, sempre sotto l’occhio vigile della Soprintendenza». L’onore della chiusura della cerimonia è stato dato a Giancarla Di Palo, memoria storica pallanzese, che ha augurato alle nuove generazioni di vedere la nascita di monumenti alla pace e non, come successo a lei, «per inutili guerre». Soddisfatto il presidente del Comitato 10 Febbraio, Fabio Volpe che, con il direttivo verbanese ha fortemente voluto e lavorato, anche personalmente, affinché il monumento tornasse all’antico splendore.

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