Aggiornato al 6 Ottobre 2024

Spaccio di droga e violenza nel Verbano e Cusio. A capo dell’organizzazione due uomini stranieri

Da anni, secondo le forze dell’ordine, distribuivano la droga nel Verbano e nel Cusio, ma senza mai sporcarsi direttamente le mani, utilizzando una fitta rete di medio-piccoli collaboratori (in genere giovani incensurati) per distribuire lo stupefacente attraverso il metodo della staffetta. Una sorta di “multilevel governance” con tanto di “cavallini” locali e uso spregiudicato della violenza per assoggettarli e recuperare poi i soldi provento dello spaccio. Per due uomini, di cui non sono state rese note generalità ed età (di loro si sa solo che provengono da paesi dell’Est Europa, uno è bulgaro), è stato emesso un ordine di cattura nell’ambito dell’operazione “Sparta” scattata nella giornata di ieri, mercoledì. Il cittadino bulgaro è finito in manette e si trova nel carcere di Verbania; nei confronti del secondo, che al momento non sembra trovarsi in Italia, sarà invece spiccato un mandato di arresto internazionale. A loro i poliziotti della Squadra mobile di Verbania e del commissariato di Omegna sono arrivati indagando dopo l’arresto, avvenuto a metà febbraio, di due uomini residenti nel Cusio trovati in possesso di 15.400 euro in contanti e 200 grammi di cocaina, oltre ad un chilo di hashish. Da quegli arresti e dalla denuncia, sempre per droga, di due giovani, sono scattate le indagini, lunghe e minuziose, che in pochi mesi hanno fatto emergere questo intricato sistema di distribuzione dello stupefacente che vedeva a capo i due uomini dell’Est Europa, che spesso affiancavano o precedevano i “cavallini” per controllarne le operazioni di consegna, avvisandoli dell’eventuale presenza lungo il tragitto di pattuglie o posti di blocco delle forze dell’ordine. I due erano a capo di dell’organizzazione capillare ed erano noti in tutta la provincia per i loro metodi violenti. Quando qualche “cavallino” finiva nelle maglie dei controlli e veniva fermato dalla Polizia, ne ingaggiavano subito altri, all’inizio ingolosendoli con facili guadagni per poi farli precipitare in una spirale di violenze e intimidazioni che li obbligavano (a loro volta) a battere cassa con gli stessi sistemi nei confronti dei consumatori. L’operazione di ieri, a cui hanno partecipato anche nuclei cinofili per la ricerca della droga, ha consentito di sequestrare oltre 35mila euro in contanti (di cui diverse banconote di valuta estera), più di 6 chili di hashish, 600 grammi di cocaina, un machete, una balestra, due pistole a salve ma prive del tappo rosso. In precedenza la Polizia aveva già arrestato altri sei giovani per spaccio ed estorsione, mentre altri quattro erano stati denunciati per piccolo spaccio e tre segnalati in Prefettura per consumo di stupefacenti. 

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