Aggiornato al 18 Maggio 2024

Sui rifiuti aumenti da 4,3 a 9,54%. E’ quanto emerso in consiglio comunale

Doppia mazzata: più 4,30% per le utenze domestiche e più 9,54% per quelle commerciali. Un bagno di sangue per famiglie, commercianti, ristoratori (tanto che Federalberghi sul lago ha chiesto agli amministratori di contenere al ribasso gli aumenti in quanto i contratti con i tour operator sono chiusi ormai da tempo). Parliamo della Tari, la tassa sui rifiuti di cui si è discusso la sera di lunedì 29 aprile in consiglio comunale (foto) a Domodossola. Le scadenze: 16 giugno primo pagamento; 16 dicembre il secondo. Al momento l’aumento però è congelato dato che il consiglio domese (come già fatto da quello del capoluogo di provincia) ha votato all’unanimità contro il Piano economico finanziario di Con.Ser.Vco per gli anni 2022-2025. L’assessore di riferimento, Daniele Folino, ha spiegato che al 15 aprile «tecnici esterni del Consorzio dei rifiuti stavano ancora cercando di portare a termine il lavoro, alcune voci del Pef erano raddoppiate per errore, per non parlare dei disservizi in città». Un Pef pasticciato, tanto che il Comune di Domodossola ha deciso di non partecipare alla riunione del 19 aprile in segno di protesta. Vale ricordare, però, che il Consorzio dei rifiuti (Con.Ser.Vco) è espressione dei 74 Comuni consorziati, l’amministratore è Pino Grieco (ex consigliere provinciale, espressione del Pd). Angelo Tandurella (FdI): «E’ una società ostaggio delle diatribe politiche interne a una parte del capoluogo che ha le quote di maggioranza. Credo che il secondo Comune del Vco debba fare da apripista per una protesta, un’azione per affrontare la questione in maniera istituzionale». Ettore Ventrella, Pd: «Il Consorzio zoppica da tempo, basta guardare ai tombini mai puliti…» e ha poi chiesto lumi all’assessora al Bilancio, Gabriella Giacomello, che ha quindi fornito gli aumenti pro capite (per cui è già prevista una parziale copertura del Comune), ma si è visto redarguire dal presidente del consiglio, Marco Bossi, quando ha chiesto se ci fossero stati aumenti in passato: «Faccia un’interrogazione!» ha risposto riportando finalmente il silenzio in aula. Finalmente perché in effetti, tranne una dichiarazione di voto di Simone Racco, i consiglieri domesi di maggioranza amano il silenzio. Dei più non si è mai sentita la voce. Si vede che sono riservati, taciturni forse timidi.

Entro il 30 giugno il Pef dovrà tornare in votazione in consiglio comunale. Elena Gandolfi, Lega, si è astenuta, tutti gli altri hanno votato contro.

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