Aggiornato al 20 Maggio 2024

Sequestrano e picchiano a sangue un 40enne. Arrestati zio e nipote

Era lo scorso 28 aprile quando la Polizia ha tratto in arresto due uomini di Verbania con l’accusa di sequestro di persona. Di fatto avevano costretto un 40enne a non scendere dall’auto, con cui gli avevano offerto un passaggio, per poi picchiarlo con efferata violenza e abbandonarlo sulla strada per Santino. Quella mattina, dopo una chiamata arrivata al 112, le volanti della Polizia si erano portate sul luogo dove l’uomo, poco prima, aveva chiesto aiuto, in quanto – come detto – aggredito violentemente da due individui. L’operatore della centrale operativa era riuscito a geolocalizzare la posizione del 40enne, che si trovava a Santino, dove poi aveva inviato gli equipaggi della Polizia. L’uomo nel frattempo era stato soccorso dal personale del 118 e trasferito all’ospedale, dove si è reso necessario il ricovero a causa delle gravi ferite riportate alla testa e al volto. «É stata preziosa la collaborazione della vittima – fanno sapere dalla Questura – la quale ha fornito subito i nomi del due aggressori e di alcuni testimoni che, avendo notato il soggetto aggredito intrattenersi con i due uomini in questione durante la serata a Intra, sono riusciti a fornire alla Polizia descrizione e nomi. I poliziotti delle volanti, grazie alla profonda conoscenza del territorio, hanno collegato i nomi degli aggressori a due soggetti di Verbania, zio e nipote, che nelle prime ore del mattino avevano offerto un passaggio in auto al 40enne, passaggio che aveva accettato». Ma una volta arrivati nelle vicinanze della sua abitazione i due avevano impedito al passeggero di scendere dall’auto e si erano allontanati dal centro cittadino, per poi iniziare a picchiarlo e a minacciarlo di morte, lasciandolo infine a Santino ferito in modo grave. «La capillare e minuziosa attività della Polizia – fanno sapere ancora dalla Questura – ha portato anche al ritrovamento dell’auto usata dai due uomini per il sequestro e che, conclusa l’azione criminale, avevano parcheggiato in un’area distante dalle loro abitazioni. All’interno della vettura gli agenti hanno rinvenuto vistose macchie di sangue. L’ininterrotta attività dei poliziotti delle volanti, coadiuvati dal personale della Squadra Mobile e della Polizia Scientifica, ha permesso di cristallizzare elementi indispensabili per la ricostruzione dell’accaduto e per identificare i due autori del sequestro e del pestaggio, che ora si trovano ristretti nella casa circondariale di Verbania».

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