Era martedì 4 giugno quando i carabinieri di Verbania hanno arrestato in flagranza di reato una coppia proveniente da Napoli, che aveva appena messo a segno una truffa ai danni di un’anziana. La mattina una pattuglia del Radiomobile, che si trovava sul territorio di Ornavasso, ha fermato un’auto con a bordo due persone di 38 e 40 anni. «L’uomo – dicono dall’Arma – risultava gravato da numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, in particolare truffe ai danni di anziani». A quel punto i militari hanno deciso di pedinare la coppia, a debita distanza, mentre con l’auto si spostava per alcuni centri del Verbano. Diversi sono stati i giri fatti in un comune in particolare. Sempre sulle tracce dell’auto, risultata poi a noleggio, i carabinieri l’hanno pedinata fino allo svincolo autostradale di Baveno. Con il sospetto che i due stessero per lasciare il territorio, con ogni probabilità dopo essere riusciti a mettere a segno un colpo, i militari hanno fermato il mezzo e perquisito i due occupanti. «L’intuizione è risultata corretta – continuano dall’Arma – poiché tra i loro effetti personali è stata rinvenuta una grossa somma di denaro, della quale non sapevano giustificare la provenienza. Nel frattempo giungeva alla centrale operativa di Verbania una chiamata che denunciava una truffa appena avvenuta ai danni di un’anziana, proprio nel comune dove la coppia aveva effettuato numerosi giri». A quanto pare i due truffatori si sono presentati a casa di una donna spacciandosi per avvocati, dopo che aveva ricevuto una telefonata da un loro complice, in cui veniva informata che il figlio era rimasto coinvolto in un incidente causando gravi lesioni alla controparte e che per non essere arrestato lei avrebbe dovuto consegnare una grossa somma di denaro. «I due venivano quindi condotti in caserma – aggiungono dall’Arma – per i successivi accertamenti. Inoltre un vicino dell’anziana vittima della truffa riconosceva i due fermati come quelli che si erano presentati a casa della donna, che nel frattempo era andata in caserma per sporgere denuncia». A quel punto le è stata restituita l’intera somma di denaro sottratta e i due truffatori sono stati arrestati e trasferiti in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria. Infine un appello dei Carabinieri: «In casi come questo nel dubbio è bene chiamare il 112 e chiedere consiglio sul da farsi. Non esiste nel nostro paese la possibilità di pagare una cauzione per evitare la detenzione».