Aggiornato al 27 Aprile 2024

Cultura, flash mob anche davanti al teatro La Fabbrica

Anche il teatro La Fabbrica di Villadossola ha aderito al flash mob nazionale di lunedì 22 febbraio a sostegno della cultura. Il teatro e le sale mostre sono infatti state illuminate per testimoniare la persistente volontà di tornare ad operare. Il flash mob si è tenuto nel pieno rispetto delle regole, tutti i partecipanti infatti hanno mantenuto il distanziamento e si sono presentati muniti di mascherine. Chi non ha potuto essere presente di persona ha manifestato il suo sostegno virtualmente, scrivendo un post sulla pagina Facebook del teatro o inviando una mail. «Oggi sono presenti tutte le realtà che compongono La Fabbrica: dai volontari che si occupano della gestione del teatro, a chi si occupa della sicurezza – ha dichiarato il sindaco, Bruno Toscani -. Stasera sono state svolte delle piccole performance legate al teatro, alla danza e alla musica. Anche l’arte non è stata dimenticata, infatti spesso nei locali superiori vengono ospitate diverse mostre. Questo flash mob è il segnale che noi siamo pronti, che ci siamo e che aspettiamo solo il momento per poter riaprire questo meraviglioso teatro in tutta sicurezza. Spero che questa iniziativa faccia un po’ riflettere chi prende le decisioni».  Così Assunta Zavettieri di una scuola di danza: «Per noi essere qui stasera è un rivedersi innanzitutto; in secondo luogo ritrovarci qui ci dà la speranza di poter ricominciare. La pandemia ci ha tolto il piacere di stare insieme, la scuola è una famiglia e ogni piccolo gruppo rappresenta un membro». «Essere presenti è un modo per far sentire la nostra voce – ha commentato il presidente della Filarmonica, Daniele Gnoato -. Tutto questo tempo di inattività si sta facendo sentire enormemente per tutti coloro che girano attorno al mondo dello spettacolo. Siamo estremamente convinti che ci sia la possibilità di continuare la nostra attività in tutta sicurezza e questo è stato dimostrato l’estate scorsa. Il Covid ci ha tolto la possibilità di condividere le stesse passioni con altre persone». «L’arte era già in decadenza prima del Covid – ha detto il critico d’arte Giuseppe Possa -. Attualmente c’è la possibilità per tutti di tenere le giuste distanze e quindi le mostre potrebbero tranquillamente essere aperte. Speriamo che il teatro venga di nuovo aperto, dando così la possibilità ai lavoratori che si dedicano all’arte, alla cultura e alla letteratura di riavere il proprio spazio».

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