Aggiornato al 24 Aprile 2024

Un 50enne omegnese viene truffato da un falso impiegato di banca

Amara scoperta per un correntista truffato da un falso operatore di banca. Prima il contatto telefonico per spiegare le necessità di procedere con alcune operazioni sul conto, poi l’amara sorpresa: dopo poco il conto correte è stato in parte svuotato. E’ quanto accaduto a un 50enne di Omegna che qualche mese fa si è presentato al commissariato del capoluogo cusiano per denunciare di essere stato truffato. L’uomo, titolare di un conto corrente bancario, ha raccontato agli operatori della Polizia di essere stato contattato telefonicamente da una persona che si sarebbe qualificata come dipendente dell’istituto di credito dove era correntista, segnalando un’operazione anomala. Proprio per tale ragione, avrebbe spiegato il finto dipendente bancario, era necessario effettuare delle operazioni per sbloccare la transazione. A quel punto l’omegnese ha acconsentito, con la convinzione di essere al telefono con un operatore della sua baca. Di conseguenza ha compiuto le operazioni richieste, inserendo password, codice OTP, accedendo al servizio di home banking e provvedendo a immettere i codici di sicurezza del conto e i numeri di due carte di credito. Così, in accordo con l’operatore, ha atteso di essere richiamato per accertare l’effettivo blocco della transazione sospetta. Ma poco dopo, non avendo ricevuto più alcuna notizia sull’operazione, controllando il proprio conto ha trovato traccia di plurimi versamenti sulle carte di credito indicate, per una somma vicino ai 5mila euro. E sono stati gli agenti del commissariato di Omegna, dopo complesse attività informatiche, a scoprire l’identità di un cittadino italiano, classe 1998, residente in Umbria, successivamente deferito all’autorità giudiziaria per il reato di truffa. Arriva dunque un appello dalla Polizia: «Si invitano tutti gli utenti a diffidare dalle telefonate provenienti da sedicenti impiegati di istituti bancari che, con la pretesa di compiere controlli su movimenti anomali, chiedono di effettuare una serie di operazioni sul vostro conto corrente attraverso le piattaforme home banking. Nel dubbio contattate direttamente la vostra filiale, oppure andateci personalmente».  

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