Aggiornato al 9 Settembre 2024

Morta la gemellina del parto d’emergenza

Oltre sette ore per raggiungere l’ospedale, un parto cesareo d’urgenza con due gemelli nati al sesto mese di gravidanza e il decesso della piccola Aurora, con Cristian che lotta per sopravvivere all’ospedale di Alessandria. E’ un tragico finale quello toccato alla famiglia di Piedimulera, lui operaio albanese, lei titolare di una gastronomia a Domodossola. Il fatto è accaduto sabato 4 alle sei del mattino all’ospedale San Biagio di Domodossola e la vicenda è stata ripresa da tutti i media nazionali, portando d’attualità la drammatica situazione dei punti nascite del Vco. La donna  era stata visitata il giorno prima dal suo ginecologo di fiducia che le aveva riscontrato un allargamento del collo dell’utero, consigliandole vista la situazione di rivolgersi all’ospedale di Novara; il giorno dopo è partito il travaglio, con forti dolori. La coppia si è recata al San Biagio dove si è deciso per il trasporto; l’unico ospedale libero era però quello di Alessandria. Scartata la possibilità di usare l’elisoccorso, si è chiesto al 118 il trasporto tramite ambulanza. Ma la “Stam”, acronimo per Servizio trasporto assistito materno, non è attiva nel Vco (nonostante la sua presenza sia stata addirittura citata dalla Regione Piemonte e dall’Asl Vco nel ricorso pendente al Tar). L’unico ospedale disponibile ad accogliere la donna era quello di Alessandria; l’unica medicalizzata presente nel Vco era però impegnata per un urgenza, dunque sono occorse ore per poter organizzare un trasporto. Con l’esito tragico che tutti conoscono. Oggi interventi di diversi esponenti politici, da Marinello a Reschigna, per chiedere che si faccia chiarezza sulla vicenda.

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