Aggiornato al 26 Aprile 2024

Sotto sequestro il tunnel della variante di Borgo Ticino

 La galleria della “Variante di Borgo Ticino” della statale 32 Ticinese è stata posta sotto sequestro oggi, giovedì mattina, dagli uomini della Guardia di Finanza di Torino, con i colleghi di Novara e Borgomanero. La galleria sottopassa la via Lazzaretto, quella che unisce il centro paese con un residence e Varallo Pombia. Il provvedimento è stato disposto dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Novara in merito agli accertamenti avviati dalla Procura della Repubblica. All’origine del provvedimento che ha portato al sequestro vi sono gli accertamenti svolti dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Torino sull’appalto relativo alla progettazione ed esecuzione dell’opera della “Variante” della strada statale 32, tra i comuni di Pombia e Borgo Ticino, un intervento che complessivamente prevede lavori per 30 milioni di euro. All’interno della volta della galleria, non ancora collaudata, si sono manifestate crepe e infiltrazioni d’acqua, questo ancor prima che l’opera sia ultimata e consegnata. Come hanno potuto accertare gli uomini delle Fiamme Gialle, lesioni evidenti e che tendono ad ampliarsi, sia sulla volta che sulle strutture in cemento armato. Il tunnel, lungo circa 150 metri, identificato nel progetto come “B 4”, non ha ancora ottenuto il certificato di collaudo appunto per le criticità emerse, eppure sulla soprastante via Lazzaretto era stato consentito il traffico veicolare, sia di auto che di camion. Traffico che dall’ottobre 2018 è deviato con una piccola variante di cantiere. Gli uomini della Guardia di Finanza hanno altresì accertato che nella galleria transitavano i mezzi di cantiere per la realizzazione della massicciata stradale, prima e dopo la struttura. Proprio per questo la Procura della Repubblica di Novara sta procedendo per il reato di rimozione e omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. Al sequestro erano presenti tecnici dell’Asl di Novara, appartenenti al Servizio di Prevenzione e Sicurezza sugli ambienti di lavoro, funzionari dell’Anas e il sindaco di Borgo Ticino, Alessandro Marchese.

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