Aggiornato al 26 Aprile 2024

Incognita meteo sulla riapertura della ss 34

Sono iniziati ieri mattina con le operazioni di rimozione dei massi caduti dalla carreggiata, di taglio della vegetazione e di disgaggio del materiale pericolante i lavori di messa in sicurezza del versante sopra la statale 34 interessato sabato da una frana che ha ucciso un motociclista ticinese e ferito due giovani della provincia di Novara che viaggiavano in auto.

Al momento sui tempi di riapertura della strada pesa una grossa incognita: il meteo. Purtroppo infatti le previsioni del tempo indicano pioggia per tutto il resto della settimana, cosa che complicherebbe non poco i lavori. Al momento si cerca di rispettare la previsione di concludere per il fine settimana ma l’impresa incaricata si è già detta disponibile a lavorare anche sabato e domenica, senza sosta.

Questa mattina intanto sul posto sono tornati i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Verbania, che assieme ai colleghi della stazione di Cannobio stanno conducendo su delega della procura le indagini sull’accaduto (al momento si procede contro ignoti): i militari del tenente Christian Tapparo hanno eseguito una serie di misurazioni e rilievi sulle reti paramassi, e dalle prime risultanze sembrerebbe che fossero installate correttamente. Tuttavia, la dimensione e la velocità dei massi franati sarebbero state troppo elevate per impedire che piombassero sulla strada. Si lavora infine per individuare la proprietà del versante: secondo prime verifiche si tratterebbe di una società del Liechtenstein, che aveva acquistato il terreno per un’operazione immobiliare non ancora concretizzatasi.

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