Come funziona l’iter per il referendum per il passaggio di Provincia del Vco dal Piemonte alla Lombardia? L’abbiamo chiesto al giudice di pace onorario del Tribunale di Verbania, Carlo Crapanzano
Il Consiglio dei ministri del 8 agosto ha indetto il referendum consultivo per il 21 ottobre per l’eventuale distacco della provincia del VCO dal Piemonte e l’aggregazione alla Regione Lombardia. Quali sono i prossimi passi?
“E ‘ necessario al più presto un Decreto del Presidente della Repubblica che verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale per l’indizione ufficiale del voto del 21 ottobre”.
E’ necessario il quorum?
“E’ necessario non un semplice quorum ma un doppio quorum. Affinché il referendum sia valido sono necessarie due importanti condizioni. La prima condizione è che si rechi a votare la metà più uno degli aventi diritto al voto. Ma non basta. E’ ulteriormente necessario che il SI al referendum sia stato votato dalla metà più uno degli aventi diritto al voto e non semplicemente dei votanti. Se ad esempio hanno diritto al voto duecentomila persone, innanzitutto deve recarsi a votare centomila più un elettore, ma il SI deve avere il numero di centomila più un elettore e non la semplice maggioranza dei Si rispetto ai NO”.
Quale sarà il testo del referendum?
“Il testo sarà questo: “Volete che il territorio della provincia del Verbano Cusio Ossola sia separato dalla regione Piemonte per entrare a far parte integrante della regione Lombardia?””
Se il referendum è valido che succede?
“L’Ufficio centrale per il referendum presso la Corte di cassazione proclama il risultato e ufficializza la sua validità. A quel punto il Presidente del Consiglio dei ministri ne dà notizia sulla Gazzetta Ufficiale e nei successivi sessanta giorni il Ministro dell’Interno redige un disegno di Legge che trasmette al Parlamento per l’approvazione della Legge”.
Ma è previsto un referendum anche della Regione Lombardia che approvi l’entrata eventuale del Vco nella Regione?
“L’art. 44, terzo comma, della Legge 352/1970 è tuttora in vigore e prevede appunto che i cittadini lombardi debbano votare per accogliere o meno la nuova provincia del Vco. Tuttavia, a seguito della modifica del secondo comma dell’art. 132 della Costituzione, avvenuta nel 2001, si ritiene che non sia più necessario il referendum regionale della Lombardia perché la Costituzione ovviamente prevale sulla legge ordinaria e il parlamento, prima di approvare la legge a seguito del referendum consultivo, deve sentire il parere (non vincolante) dei due consigli regionali di Piemonte e Lombardia. Si ritiene che basti questa richiesta di parere non vincolante.
Se il parlamento approva la legge, viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale e il Vco farà parte della Lombardia”.
L’intervista completa sul prossimo numero di Eco Risveglio (29-30 agosto)