«Si tratta quasi certamente di un orso, forse quello avvistato ad inizio settimana a Binn, al confine tra Italia e Svizzera, ma per saperlo dovremo attendere i risultati delle analisi sui reperti raccolti». Così il comandante della polizia provinciale Vco, Riccardo Maccagno, intervenuto con i suoi uomini questa mattina a Preglia, dopo le segnalazioni di alcuni testimoni che dicevano di aver visto l’orso nel territorio di Crevoladossola. Alle 2 di questa notte, l’orso si sarebbe parato davanti all’auto di un uomo che percorreva la strada di Preglia. Altre segnalazioni sarebbero arrivate più tardi perché l’animale avrebbe spaccato recinti entrando in giardini e anche da un apicoltore. «Anche in questo caso ci sono testimonianze oculari» dice Maccagno. Pochi i dubbi, dunque. «Dalle impronte risulta essere un esemplare di grossa taglia. Probabilmente si è ferito scavalcando un recinto perché abbiamo trovato del sangue. Dietro di sé ha lasciato anche tracce di pelo» spiega ancora il comandante. Sul sangue verrà disposto l’esame del DNA. «Spediremo anche i ciuffi di pelo ritrovati (foto) ai colleghi svizzeri per capire se si tratti dello stesso esemplare. E’ molto probabile perché i maschi, a differenza delle femmine, si muovono molto rapidamente e coprono grandi distanze . Rassicuro gli abitanti sulla frequentazione dei boschi, perché gli orsi si spostano in linea generale di notte mentre di giorno dormono». Leggenda vuole che l’ultimo orso in Ossola fosse stato ucciso in una cantina di Macugnaga nel ‘900. «E’ solo una leggenda – dice Maccagno – perché anche se non abbiamo riscontri scientifici recenti della presenza di orsi in Ossola, alcune segnalazioni sono state fatte. La maggior parte degli esemplari, in particolare di femmine, si trovano in alta Valtellina e in Trentino». Oltre alla polizia provinciale sono arrivati sul posto i carabinieri.