Aggiornato al 26 Aprile 2024

Recuperati sette naufraghi nel Lago Maggiore

È stata una notte di paura per sette turisti stranieri (nazionalità austriaca e statunitense) che sono naufragati nelle acque del Lago Maggiore. Alle 22.30 circa la Sala Operativa del 2° Nucleo Mezzi Navali Lago Maggiore – Guardia Costiera, con base operativa a Solcio di Lesa, riceveva una richiesta di soccorso tramite il N.U.E. (Numero Unico di Emergenza) 112, da parte degli occupanti un’unità da diporto di sette metri in procinto di affondare tra Porto Valtravaglia e Germignagna (Varese) sul Lago Maggiore.
Il Comando del Nucleo – si legge nella nota della Guradia costiera – inviava sul posto la propria unità SAR, motovedetta veloce CP 603, che nonostante le avverse condizioni meteo-lacuali in brevissimo tempo raggiungeva la zona della segnalazione ed iniziava le ricerche delle sette persone che, con l’imbarcazione ormai semi-affondata, l’avevano abbandonata tuffandosi nel lago.
Nel mentre, la motovedetta della Guardia Costiera pattugliava sotto costa tutta la zona da Porto Valtravaglia verso nord, tre dei sette naufraghi riuscivano a raggiungere la riva ed a mettersi in salvo e venivano assistiti dal personale della Stazione Carabinieri di Laveno Mombello che da terra, in contatto continuo con il personale della Capitaneria di Porto, forniva il proprio supporto alle operazioni di soccorso. Negli stessi istanti l’unità, ormai semiaffondata ed in balia delle onde, andava ad arenarsi su un basso fondale.
Gli uomini della Guardia Costiera attuavano tutte le procedure per la ricerca degli ulteriori quattro naufraghi che di lì a poco venivano tratti in salvo ed affidati alle cure del servizio sanitario 118 intervenuto sul posto.
Purtroppo le acque del lago non concedevano tregua ai soccorritori della Guardia Costiera che, nelle prime ore della mattinata odierna, iniziavano, unitamente ad uomini e mezzi dei Vigili del Fuoco, le ricerche di un disperso, un uomo di 65 anni, in località Cerro di Laveno Mombello. Il corpo senza vita dell’uomo è stato ritrovato nelle acque del Verbano verso 17.10 dai sommozzatori.  L’annegato, A.C. le iniziali, viveva a Uboldo in provincia di Varese.

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