Aggiornato al 26 Aprile 2024

Toceno e Domodossola uniti nel dolore per la perdita di Silvana Zamboni. Aveva 53 anni

«Oggi c’è una comunità che piange e che si stringe con affetto a questa famiglia provata dal dolore. Con la paura della pandemia tante persone stanno pregando da casa. Una comunità che in questo momento piange, prega, si raccoglie nel silenzio. Una famiglia che si trova immersa nel grande dolore. La mamma Norma è come Maria ai piedi della croce, che prega; la figlia Matilda, che così giovane, si trova privata della sua mamma; il compagno, le sorelle, i numerosi coscritti, tutti gli amici e i parenti. Silvana, con me, un giorno ha aperto il suo cuore: un forte senso di umanità, di amore, di voglia di vivere, lo avvolgeva». Sono alcune delle parole pronunciate da don Paolo Montagnini, giovedì 4 marzo, nell’omelia alle esequie di Silvana Zamboni, di Toceno, scomparsa all’età di 53 anni. Un’emorragia cerebrale l’ha strappata alla vita, ai suoi affetti, nel giro di una settimana, lasciando la mamma Norma, la figlia Matilda, di soli 14 anni, il compagno e le sorelle, avvinti dal dolore. Silvana, intorno ai 30 anni, frequentò la scuola diventando operatrice socio-sanitaria e perseguendo così una sua passione: l’amore per i bambini e gli anziani. Come dovrebbe accadere a chiunque intraprenda quel tipo di percorso lavorativo, ne ha fatto una missione. Da vent’anni circa lavorava alla Rsa di Domodossola, accudendo gli anziani con amore e dedizione. Dotata di un innato spirito altruistico, poneva il prossimo al primo posto. Le sue esigenze, lei stessa, venivano dopo. Tante attestazioni di stima ed affetto sono giunte dai famigliari degli anziani ospiti della Rsa, per le cure amorevoli che Silvana dava loro. Era disponibile nei confronti di chiunque. «Un abbraccio a una grande donna» sono le parole scritte dalle colleghe e dal personale della casa di riposo domese. «Ringraziamo il medico Salvatore Signorino per la disponibilità, Cecilia Quagliaroli, direttrice della Rsa e tutto il personale e le tante persone che, a vario modo e titolo, hanno dimostrato affetto e vicinanza in questi giorni di dolore» hanno detto i famigliari di Silvana. Da un anno accudiva Elida, una signora di Re. Queste le parole espresse, tramite uno scritto, al marito di Zamboni: «Angelo, ricordo con le lacrime agli occhi quando Silvana, un anno fa, cominciò ad accudire mia moglie. Era una donna speciale. Svolgeva le mansioni di casa sempre con il sorriso. Io ero tranquillo quando c’era lei. Lascia un vuoto immenso in tutta la famiglia. La ricorderemo sempre con il sorriso. Rimarrà nei nostri cuori per sempre». Silvana lascia la figlia Matilda, la mamma Norma, il compagno Leo con Matteo, le sorelle Miriam e Monica con le rispettive famiglie, zii, cugini, parenti ed i numerosi amici.

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