Aggiornato al 27 Aprile 2024

Finto malore, forse un tentato agguato

Conviene essere altruisti? Forse non sempre: è un’amara risposta, ma i fatti di cronaca a volte fanno riflettere. E’ ciò che è accaduto ieri sera, venerdì 13 novembre, pochi minuti prima delle 20.30, all’incrocio tra via Madonna del Boggio e viale Parona, a una donna che fortunatamente non ha avuto esiti negativi.
E’ il marito, F. B. le sue iniziali, a raccontare la vicenda: “Mia moglie B. è stata indotta con l’inganno da una donna sdraiata a terra vicino al marciapiede che sembrava star male o addirittura esser morta a scendere dall’auto. Il tempo di avvicinarsi e un uomo è salito sulla sua auto. Fortunatamente lei stava già tornando per prendere il telefono e chiamare un’ambulanza ed è riuscita urlando e picchiando sui vetri a richiamare l’attenzione di un gruppetto di persone ferme pochi metri dopo e a farlo scendere senza che potesse rubare niente. La donna a quel punto ha continuato la sua sceneggiata e ha atteso l’arrivo dell’ambulanza, mentre l’uomo si dichiarava suo marito e sosteneva che la moglie fosse un po’ ubriaca e scherzasse. Quando l’ambulanza è partita, un terzo compare ha affiancato il sedicente marito e insieme si sono allontanati a bordo di una Mitsubishi Eclipse rossa. Poco dopo sono arrivati i Carabinieri. Non abbiamo certezze sulle intenzioni di questo trio di etnia sudamericana, se volessero tendere un agguato al medico di via del Boggio per rapinarlo (mia moglie era l’ultima paziente e potrebbe essere stata scambiata per una dottoressa che lasciava lo studio) o rubare un’auto o semplicemente la borsa. Il fatto però che accadano fatti di questo tipo in una cittadina come Gozzano poco dopo le 20 fa preoccupare parecchio. Mi domando cosa sarebbe successo se non ci fosse stato quel gruppo di persone poco lontane in strada?”.
Un altra persona A. C., ha segnalato che in zona Bellaria, verso le 18.30, avrebbe avvistato proprio un uomo e una donna di bassa statura e robusti di probabile origine sudamericana sui 40-45 anni che a piedi scendevano verso il centro di Gozzano.

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