È stato presentato oggi, mercoledì 9 giugno, nel reparto di Fisioterapia del Centro Ortopedico di Quadrante di Omegna il progetto di esercizio-terapia a distanza con dispositivo medico “Kari”. Si tratta di un dispositivo che i pazienti possono utilizzare in ospedale, ma soprattutto a casa propria, controllati da remoto dai fisioterapisti. Molto soddisfatto del servizio il dottor Mauro Carducci, direttore Generale del Coq: «Stiamo proseguendo nell’attività di informatizzazione e delocalizzazione dell’attività e questa presentata è sicuramente molto importante. È la più facile da utilizzare e viene utilizzata sia all’interno della struttura che dal paziente al suo domicilio». Un passo molto importante anche per Giorgio Ripamonti, direttore sanitario del Coq, che sottolinea quanto gli esercizi eseguiti dal paziente a casa propria possano influire positivamente anche dal punto di vista psicologico. Al momento sono cinque i pazienti che usufruiscono del progetto. «Quando è scoppiata la pandemia – spiega la dottoressa Fabiana Forte, responsabile dell’Unità di riabilitazione e recupero funzionale del Coq – è cambiato il modo di fare medicina, siamo stati obbligati a stare lontani. In Fisioterapia è stato difficile interrompere il contatto con i pazienti. Oggi possiamo parlare di tele riabilitazione, anche quando quindi non è possibile da parte del paziente recarsi nella struttura ospedaliera». Il dottor Claudio Trotti, direttore operativo, ha poi ricordato che questo tipo di telemedicina si svolge comunque sotto stretto controllo dei medici.